Giornata Internazionale del Volo Umano nello Spazio
Nel 2011 l'Amministrazione postale delle Nazioni Unite ha emesso dei francobolli commemorativi in occasione del 50° anniversario del volo di Gagarin.
Più di sessant’anni fa, l’umanità compì il suo primo passo oltre i confini della Terra. Per millenni abbiamo rivolto lo sguardo alle stelle, immaginando cosa si trovasse al di là della nostra sfera celeste. Poi, il 12 aprile 1961, un uomo cambiò per sempre la storia. Quella mattina, il pilota sovietico Yuri Gagarin salì a bordo della piccola navicella spaziale sferica Vostok 1, diede il via al conto alla rovescia e, mentre il razzo si sollevava verso il cielo, esclamò: "Poyekhali!" ("Andiamo!"). Per l’occasione, vi proponiamo un’immagine scattata dalla cupola della Stazione Spaziale Internazionale, che offre una vista sul vasto Oceano Pacifico meridionale.
Per 108 minuti, Gagarin orbitò intorno al pianeta, osservando la Terra da una prospettiva mai vista prima. Quando atterrò sano e salvo, il mondo non era più lo stesso: l’umanità era entrata nell’era spaziale. Decenni dopo, le Nazioni Unite hanno dichiarato il 12 aprile Giornata Internazionale del Volo Umano nello Spazio, in onore della sua impresa. In Italia, invece, si celebra la Giornata Nazionale dello Spazio il 16 dicembre, data che ricorda il lancio del primo satellite italiano, San Marco 1, avvenuto nel 1964. Il sogno di un uomo si è così trasformato nella missione di un’intera umanità: esplorare, scoprire e continuare a spingere lo sguardo oltre l’orizzonte delle stelle.